Toscana ed Emilia Romagna si avvalgono dell’iniziativa di investimento della Commissione europea in risposta al Coronavirus

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La Commissione europea ha approvato la richiesta dell’Emilia Romagna e della Toscana volta a reindirizzare 30 milioni di euro del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (“FESR”) per fronteggiare le conseguenze socio-economiche della crisi dovuta alla diffusione del COVID-19. Ciò è stato possibile grazie agli strumenti di flessibilità introdotti dalla Commissione con la Coronavirus Response Investment Initiative (“CRII”) volta al riassetto dei fondi europei stanziati nel ciclo di programmazione 2014-2020 per consentire agli Stati membri e alle Regioni di affrontare l’emergenza. In particolare, tale iniziativa consente di utilizzare il FESR per far fronte agli shock finanziari a breve termine, soprattutto per quanto riguarda le PMI e i settori particolarmente colpiti dalla crisi, e per sostenere le spese relative al sistema sanitario. Sulla base di tali presupposti, le due Regioni sono le prime in Italia ad aver ottenuto l’approvazione da Bruxelles, la quale è stata accompagnata dall’incoraggiamento della Commissaria per la coesione e le riforme Elisa Ferreira rivolto alle altre Regioni italiane affinché anch’esse traggano vantaggio dagli strumenti messi a disposizione mediante la CRII.

Nello specifico, l’Emilia Romagna reindirizzerà 8,3 milioni di euro di risorse esistenti del FESR per finanziare un bando per progetti di breve periodo di industrie e centri di ricerca orientati alla sperimentazione di servizi e prodotti innovativi durante l’emergenza e le fasi di graduale riapertura. La Toscana, invece, utilizzerà 20 milioni di euro dal FESR per concedere un accesso più agevole alla liquidità alle PMI regionali, mediante un nuovo fondo di garanzia abbinato ad abbuoni di commissioni di garanzia e contributi in conto di interesse per le PMI. Ulteriori 2 milioni di euro saranno destinati alle start-up innovative, incluso il supporto tramite la partecipazione al capitale di rischio.

Nel commentare tali progetti, la Commissaria Elisa Ferreira ha sottolineato la validità della politica di coesione, nonché l’importanza di poter usufruire del CRII in tempi rapidi: “la richiesta approvata dalla Toscana mostra che la coesione è sempre stata uno strumento utile a sostegno dell’economia locale, e ancora di più ora. Inoltre, essendo una delle aree più gravemente colpite nel paese, accolgo con favore la rapida reazione dell’Emilia Romagna all’utilizzo dell’iniziativa di investimento di risposta al Coronavirus”.

Dunque, sull’esempio dell’Emilia Romagna e della Toscana, le altre Regioni italiane potrebbero indirizzare alla Commissione europea una serie di richieste di reindirizzamento dei fondi europei – in particolare del FESR – per poter consentire soprattutto alle PMI di continuare le proprie attività in questo periodo di incertezza economica e per sostenere i costi legati alla sanità.

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