Cos’è il RegTech

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20 October 2016
Per società operanti in settori altamente regolamentati, quali tra gli altri quello bancario e finanziario, il rispetto della normativa di settore e degli adempimenti conseguenti può essere un’attività particolarmente time-consuming e quindi, onerosa in termini di risorse umane e materiali da dedicarvi.

Il progressivo aumento di adempimenti di natura regolamentare, unitamente alla gran quantità di dati e informazioni che è necessario processare per svolgere un’attività conformemente a quanto richiesto dalle singole normative di settore, hanno nel tempo indotto società operanti nel settore della tecnologia ad elaborare soluzioni in grado di venire incontro alle esigenze degli operatori interessati.
Nasce così il fenomeno che oggi conosciamo come Regtech: il virtuoso binomio tra tecnologia e regolazione per aiutare le aziende in termini di compliance regolamentare.

Da fenomeno di nicchia e per addetti ai lavori, il RegTech si sta progressivamente imponendo sulla scena e anche le autorità di regolazione in tutto il mondo stanno incominciando a mostrare interesse per il settore. In proposito di recente la Financial Conduct Authority (FCA) britannica ha lanciato una consultazione pubblica sul tema: “Supporting the development and adoption of RegTech” (Sostenere lo sviluppo e l’adozione di soluzioni RegTech). I risultati  della consultazione, cui si farà cenno nel prosieguo, pubblicati dalla FCA alla fine di luglio scorso, rappresentano un primo passo importante sul tema.

Cosa è il RegTech?

Il RegTech è un sottoinsieme di quello che è generalmente conosciuto come Fintech e si riferisce all’incontro tra tecnologia e regolamentazione.

L’FCA, come anticipato, è stata la prima autorità pubblica ad interessarsi del tema ed a utilizzare il termine RegTech inteso come: “a sub-set of Fintech that focuses on technologies that may facilitate the delivery of regulatory requirements more efficiently and effectively than existing capabilities” (un sottoinsieme del Fintech focalizzato sulle tecnologie che potrebbero facilitare il raggiungimento di obiettivi su un piano regolamentare con maggiore efficienza e efficacia rispetto alle soluzioni esistenti).

In altre parole, le soluzioni RegTech hanno lo scopo di rendere più semplice per le società operanti in settori regolamentati il rispetto delle normative in vigore attraverso l’utilizzo di tecnologie.

Oltre che rappresentare un ausilio importante per le società, l’adozione di soluzioni Regtech potrà costituire uno strumento formidabile per le autorità di vigilanza al fine di verificare il rispetto della normativa. Infatti, l’adozione di soluzioni Regtech faciliterà il flusso di informazioni tra società regolate e regolatori e grazie alla flessibilità che caratterizza tali soluzioni sarà in grado di selezionare e fornire ai regolatori le informazioni che più servono per verificare la compliance delle società regolate.

Quali sono gli elementi distintivi delle soluzioni RegTech?

Le soluzioni RegTech si differenziano dagli strumenti tradizionalmente adottati in quanto tendenzialmente basate sul cloud computing. Inoltre, tali soluzioni tendono a essere meno costose e più veloci e sicure. L’utilizzo del cloud-computing consente di gestire e conservare i dati da remoto, mantenendoli allo stesso tempo al sicuro. Le soluzioni tradizionali sono robuste e mancano di flessibilità, laddove invece le soluzioni basate sul cloud offrono il vantaggio di essere reattive e flessibili.

Ma in pratica quali sono le più diffuse soluzioni Regtech presenti sul mercato?

L’utilizzo di diverse tecnologie quali il machine learning, l’intelligenza artificiale, l’analisi dei big data, predictive analytics e la blockchainha consentito lo sviluppo di soluzioni RegTech idonee a: aggregare e gestire varie tipologie di rischio; individuare e interpretate norme regolamentari e le modifiche operate nel tempo alle stesse; supervisionare l’operatività di una società in modo da assicurarne la conformità dell’attività di quest’ultima alla normativa vigente; controllare le operazioni di pagamento con finalità antifrode; anti riciclaggio e di lotta al
finanziamento del terrorismo; effettuare le verifiche circa l’identità della clientela previste dalle normativa applicabile Know Your Customer (KYC); aggiornare i manuali sulla compliance; modellare e prevedere il rischio connesso agli stress-test per le istituzioni bancarie.

Considerazioni conclusive

In un contesto di mercato nel quale il Fintech è in forte espansione, il RegTech rappresenta ancora un settore di nicchia in una fase iniziale di sviluppo. Questo mercato appare nondimeno promettente e di interesse per società impegnate nel settore e potenziali clienti. Le startup operanti nel RegTech presenti sul mercato sono circa un centinaio, tutte di recente costituzione (meno di 5 anni). La maggior parte delle startup hanno sede nel Regno Unito, Irlanda e Stati Uniti. Anche Lussemburgo, Paesi Bassi e Svizzera si stanno dimostrando degli ecosistemi floridi per startup operanti nel settore.

E’ prevedibile che nel prossimo futuro, anche per l’interesse dimostrato da istituzioni pubbliche come FCA, questo settore vivrà una fase di sviluppo più matura con l’emergere di “dominant solution” (come in parte già successo per il Fintech). In questa fase sarà centrale il contributo di tutti i soggetti interessati:
autorità di regolazione, sviluppatori di tecnologie, società operanti in settori regolamentati e non da ultimi consulenti legali. Per elaborare soluzioni RegTechche rappresentino un concreto ausilio per le società interessate sarà centrale, infatti, il ruolo dei legali nella fase di elaborazione e sviluppo di soluzioni RegTech.

Tale contributo sarà importante nella fase iniziale di analisi e valutazione di impatto nell’adozione di soluzioni RegTech. Soprattutto con riferimento alle possibili interferenze tra l’adozione di tali soluzioni la protezione dei dati personali della clientela e la tutela del segreto industriale e commerciale delle società interessate.

Pubblicato da Fintastico

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