In particolare, il quadro regolamentare previgente è stato scosso da due eventi di rilievo: da un lato l’annullamento dell’LCN (Logical number channel) della televisione digitale terrestre (DTT) e, dall’altro, la cancellazione del beauty contest per l’assegnazione delle frequenze DTT. Il 2013 si preannuncia ricco di opportunità sia per i soggetti nuovi entranti che per gli operatori già presenti sul mercato.
Qui di seguito si riassumono le novità giurisprudenziali e normative intervenute lo scorso anno e si formulano alcune previsioni sui possibili trend del 2013.
COSA È SUCCESSO NEL 2012
- La cancellazione del beauty contest
Dopo le numerose polemiche sollevate sulla formula che prevedeva l’assegnazione gratuita (salvo il pagamento dei diritti d’uso) delle frequenze del dividendo digitale, il Governo Monti ha cancellato il beauty contest per l’assegnazione dei 6 multiplex DTT.
- L’annullamento del LCN
A fine agosto 2012 il Consiglio di Stato, con quattro decisioni contestuali, ha annullato il regolamento AGCOM del 2010 avente ad oggetto la numerazione automatica dei canali digitali terrestri (LCN). A seguito della pubblicazione delle sentenze, l’AGCOM con delibera n. 442/12/CONS ha prorogato, in via d’urgenza, l’attuale Piano di numerazione automatica dei canali fino all’adozione del nuovo regolamento.
- Il completamento dello switch-off
A luglio 2012 l’Italia ha completato il processo di transizione dall’analogico al digitale terrestre.
- Requisiti meno stringenti per trasmettere in DTT
Una volta completato lo switch-off è venuto meno l’obbligo, per le emittenti DTT nazionali, di possedere (i) un capitale sociale al netto delle perdite non inferiore a EUR6,2 milioni e (ii) almeno 20 dipendenti.
- Nuove regole a tutela dei minori
Il decreto legislativo n. 120/2012 ha rafforzato la protezione dei minori verso i contenuti trasmessi da servizi di media audiovisivi lineari e non lineari. Secondo la nuova normativa, la trasmissione di programmi vietati ai minori di 18 o che possono nuocere gravemente ai minori è vietata sui canali TV ed è ammessa solo in modalità on demand, previa implementazione di un sistema di controllo specifico e selettivo che rispetti determinati requisiti. Inoltre, la trasmissione televisiva di programmi vietati ai minori di 14 anni è ammessa, alternativamente, (i) nella fascia oraria notturna, dalle 23 alle 7 (senza parental control) o (ii) in qualsiasi orario, qualora sia stato adottato un sistema di parental control. Da ultimo, la nuova norma prevede l’obbligo in capo alle emittenti di indicare la pericolosità del contenuto trasmesso con un avvertimento acustico prima dell’inizio del programma e con un simbolo visivoper l’intera durata del programma stesso.
- Modifiche alla delibera AGCOM sui brevi estratti di cronaca
L’AGCOM ha modificato la delibera n. 667/10/CONS, adeguandola a quanto stabilito dal Consiglio di Stato nella sentenza 3498/2012: analogamente a quanto previsto a livello comunitario, i brevi estratti di cronaca di eventi di grande interesse pubblico non possono avere una durata superiore ai 90 secondi. E’ stato quindi dimezzato il precedente limite di tre minuti.
- La Corte di Strasburgo condanna l’Italia nel caso Centro Europa 7
Con sentenza del 7 giugno, 2012 la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha condannato l’Italia per non aver assegnato a Centro Europa 7 le frequenze per trasmettere il proprio canale televisivo, per le quali aveva ottenuto la concessione nel 1999. La Corte ha stabilito che le autorità italiane non hanno rispettato “l’obbligo prescritto dalla Convenzione europea dei diritti umani di mettere in atto un quadro legislativo e amministrativo per garantire l’effettivo pluralismo dei media”. L’Italia è stata quindi condannata al pagamento di 10 milioni di Euro a titolo di risarcimento del danno e 100.000 Euro per le spese legali.
- Rinnovo dei membri del Consiglio dell’AGCOM
Dopo la riduzione del numero dei membri dell’AGCOM da 9 a 5, è stato nominato il nuovo Consiglio, presieduto da Angelo Marcello Cardani e composto dai Commissari Maurizio Decina, Antoni Preto, Antonio Martusciello e Francesco Posteraro.
COSA ACCADRÀ NEL 2013
- Nuova LCN
Entro il prossimo aprile l’AGCOM adotterà un nuovo Piano LCN, sulla base del quale il Ministero effettuerà la riassegnazione delle posizioni LCN ai canali DTT.
- Nuovi multiplex DTT all’asta
E’ attesa a breve l’approvazione del nuovo regolamento AGCOM per l’assegnazione. Mediante asta competitiva, dei multiplex DTT che compongono il dividendo digitale.
Una volta emanato il regolamento, il Ministro dello Sviluppo Economico redigerà il bando d’asta ed il relativo disciplinare.
- Nuove specifiche tecniche per l’accesso ai contenuti per adulti e nuovi criteri di classificazione dei programmi TV
AGCOM emanerà un nuovo provvedimento avente ad oggetto i criteri di classificazione dei programmi che possono nuocere lo sviluppo mentale, fisico o morale dei minori, il cui testo, al momento, è sottoposto a consultazione pubblica. In aggiunta, l’AGCOM dovrebbe pubblicare le specifiche tecniche da adottare ai fini di escludere i minori dalla visione dei contenuti per adulti su servizi di media audiovisivi non lineari, una volta conclusi i lavori del relativo tavolo tecnico.
- I ricavi da pubblicità online saranno calcolati nel SIC
I ricavi derivanti dalla pubblicità online, compresi i ricavi provenienti dai motori di ricerca e dai social network, saranno inclusi nel Sistema Integrato delle Comunicazioni (SIC), come stabilito dalla L. n. 103/2012. Le valutazioni annuali del SIC effettuate dall’AGCOM ai fini di controllo del rispetto dei limiti anti-concentrazioni includeranno, dunque, a partire dal 2013, anche i ricavi pubblicitari degli operatori online.
- Esenzioni dalle quote europee
A seguito della consultazione pubblica conclusasi lo scorso anno, l’AGCOM dovrebbe emanare a breve nuove regole concernenti le modalità e i criteri (i) di svolgimento della verifica del rispetto delle quote europee e (ii) per la valutazione delle richieste di esenzione dalle stesse.
- Limiti gli incroci di proprietà TV-giornali
I soggetti che possiedono canali televisivi nazionali (indipendentemente dalla tipologia di piattaforma di trasmissione) i cui ricavi raggiungano l’8% del SIC non possono detenere quote di partecipazione in imprese editrici di giornali quotidiani. Questo divieto, destinato a scadere a fine 2012, è stato prorogato per tutto il 2013. Il governo che uscirà dalle urne stabilizzerà, confermerà solo temporaneamente o rimuoverà questo divieto alle concentrazioni cross-mediali?
Pubblicato su Portolano Cavallo INFORM@
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