FT INNOVATIVE LAWYERS 2011

Portolano Cavallo Studio Legale leader nell’innovazione per il terzo anno consecutivo in Italia.

Si tratta dell’unico studio legale italiano a essere presente per il terzo anno consecutivo nella prestigiosa classifica del Financial Times.

Portolano Cavallo è presente per il terzo anno consecutivo, unico studio legale italiano, nella classifica del Financial Times degli studi legali più innovativi. Classificatosi al 24° posto nella scorsa edizione, quest’anno lo studio sale in 17a posizione sopravanzando molti dei maggiori studi internazionali di matrice anglosassone. Lo studio ha ricevuto riconoscimenti nelle categorie Qualità del Servizio al Cliente, Strategia Globale nonché Continental European Law Firms. L’edizione 2011 del premio – il cui tema era “Taking bold decisions” – ha visto la partecipazione di ben 95 studi europei, di cui solo 50 sono successivamente entrati nella graduatoria. Il riconoscimento è stato consegnato nel corso di una cerimonia di gala che si è tenuta presso il Science Museum di Londra. Francesco Portolano, socio dello studio ha sottolineato come “l’innovazione è parte del nostro DNA, non è legata a un singolo progetto, ma viene coltivata ogni giorno da tutto il team dello studio. Senza un team adeguato, senza valorizzare le spinte innovative che arrivano da tutti, e senza il giusto clima interno, nessuna innovazione è possibile. Questo è un aspetto che ci contraddistingue e che ci rende unici in Italia.

Siamo molto orgogliosi di questo riconoscimento – prosegue Portolano – abbiamo sempre perseguito l’innovazione in tutte le aree che compongono la nostra attività, e le motivazioni del Financial Times attestano proprio questo: la prima testimonia la nostra attenzione non solo al merito della consulenza, ma anche alla fondamentale esigenza di prestarla in maniera sintetica, celere e facilmente intellegibile per il cliente.

La seconda motivazione riconosce gli sforzi posti in essere in questi anni per sfruttare la crisi come un’opportunità di crescita: abbiamo modificato la governance dello studio; fatto significativi investimenti in risorse umane, sistemi, comunicazione; esteso significativamente l’uso di formule innovative di determinazione degli onorari; etc. Il tutto continuando ad assumere, senza salary freeze ed anzi aumentando tutti gli anni i compensi e riconoscendo bonus in linea o superiori rispetto alla prassi degli anni precedenti.

Essere al 17° posto nel ranking complessivo (unico studio italiano d’affari presente), insieme a studi molto più grandi e consolidati di noi pone soprattutto una sfida sempre più grande per il futuro: riuscire a mantenere questa posizione o addirittura migliorarla, come riconoscimento del nostro sforzo verso l’innovazione al servizio dei clienti.”

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